antichi antenati
Il Lavoro di Tentolini è l’esito di un progetto a lungo meditato, che parte da una riflessione sulla storia di Palazzo Pigorini. L’idea iniziare era quella di accogliere il visitatore allestendo
una sorta di “galleria degli antenati”, partendo dalla suggestione della memoria di alcuni abitanti storici della “casa”. Targhe, iscrizioni, ma anche un dipinto del Scaramuzza ricordano ancora
il poeta Angelo Mazza, protagonista della scena culturale di Parma tra mine Settecento e inizio Ottocento. Tentolini è, invece, affascinato da un’altra presenza, quella di Vittorio Bottego,
l’esploratore, nato proprio tra queste mura il 29 luglio del 1860. Alcune foto della fine dell’Ottocento che ritraggono l’antropologo nel suo viaggio lungo il fiume Giuba diventano lo spunto per
un lavoro che approfondisce tematiche già affrontate dall’autore. Sono allora le figure degli indigeni incontrati dal Bottego a comparire sulle pareti del lungo corridoio, presenze che
affiorano con la consistenza di ectoplasmi. Sviluppando una tecnica su cui sta lavorando da qualche anno, Tentolini seziona e ricompone i corpi, stampati su carta trasparente, giocando
sull’effetto che la luce crea sullo sfondo di legno listellato. E’ allora lo spettatore che, percorrendo lo spazio, deve cercare il punto in cui l’immagine si definisce, in cui riconquista
nel gioco delle ombre proiettate una sua momentanea consistenza, e rincorrere quelle anime guerriere a cui solo il ricordo può dare ancora un attimo di vita.
Vania Stukelj
estratto dal catalogo “CONFINI lo spazio del corpo - il corpo dello spazio”
mostra collettiva a cura di Maria Luisa Pacetti e Vania Stukelj
Palazzo Pigorini, Parma - Palazzo Massari PAC, Ferrara
26 novembre 2006 - 21 gennaio 2007
26-11-2006